indice    introduzione    home page

     nascita | 1 | 2 |

     Qualche giorno dopo la nascita iniziavano le visite di parenti ed amici che portavano in dono, oltre a zucchero e caffè, galline da brodo, perchè la puerpera, che allora stava aletto per parecchi giorni, potesse ben nutrirsi per produrre latte. I padroni di casa offrivano ai visitatori liquori, dolci e vino.
I dolci, "pastètti", preparati in casa, erano fatti con uova, lievito naturale, farina, cannella, garofano e mandorle. I liquori, anch'essi preparati in casa, erano fatti con alcool, zucchero, acqua ed estratti vari.
     Si usava anche che un gruppo di amici si recasse a casa del nuovo nato per suonare e cantare in segno di buon augurio.
Quando un bambino era portato per la prima volta in casa di un parente o di un amico, era usanza offrirgli del sale, dello zucchero o delle uova per augurargli un buon avvenire.
     Nei primi mesi di vita il bambino veniva allattato dalla madre che, al momento dell'allattamento, esponeva anche davanti agli estranei il seno senza vergogna. Potenza della maternità, che liberava la donna dall'obbligo di tenere gelosamente nascosta questa parte del corpo.
Svezzato, veniva nutrito con pane cotto e pappe cotte con il latte e addolcite col miele.
     Per far star buoni i bambini o addormentarli le mamme cantavano ingenue e dolci ninne nanne, animate spesso, oltre che da affetto materno, da sentimento religioso:

<<Ti benediciu li mumenti e l'anni I bambini, superati i rischi dei primi anni di vita, crescevano sani e robusti. Erano abituati a vivere anche  a piedi  nudi nei campi dove i genitori lavoravano da mattina  a sera per fronteggiare la miseria allora molto diffusa.
e l'uri chi spendi pemmu ti fai randi.
Ti benediciu la ninna e lu latti,
ti benediciu lu latti e la ninna,
ti benediciu bella piccirillha.
Matri di Ddiu meu cu sant'Anna,
mamma, a li vrazza toi la raccumandu.
A ninna nanna cu la ninna nonna
eu ti raccumandu a la Madonna>>

la caratteristica "naca"

indice    introduzione    home page

- 2 -