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PREVENIRE QUANDO E COME

  La prevenzione inizia già prima dell’infanzia, prima della nascita, prima ancora del concepimento, per continuare poi durante la gestazione e quindi dalla nascita in poi. Importante è la visita prematrimoniale, presso un consultorio; così come rivolgersi ad un oculista, se i due fidanzati hanno malattie oculari. In ogni caso sono da sconsigliarsi matrimoni tra consanguinei.

Non è raro riscontrare malattie, come ad es. la miopia elevata, che hanno ulteriore diffusione nell’unione,che dovrebbe essere sconsigliata, di due soggetti parimenti affetti da miopia elevata.

Non è raro, inoltre, il caso di unioni tra consanguinei, che portano fatalmente all’esplodere di alterazioni oculari gravi a carattere recessivo, quali ad es. la retinopatia pigmentosa o degenerazioni corioretiniche, che per il carattere stesso della loro recessività, non si sarebbero manifestate o si sarebbero manifestate con frequenza estremamente minore, in caso d’unione di soggetti non consanguinei. Per la gestante è importante che venga preservata da alcuni farmaci e protetta da alcune malattie, ad es. la rosolia e la toxoplasmosi. E’ oggi frequente il caso di malattie ereditarie, quale il retinoblastoma (tumore maligno della retina, che si manifesta nei primissimi anni di vita), che viene spesso alla nostra osservazione in una fase estremamente avanzata del male, quando le possibilità di trattare il secondo occhio colpito dalla malattia sono tali da non consentire la conservazione del visus e quando sono seriamente compromesse le possibilità di sopravvivenza del bambino. Ammirevoli e necessarie sono altresì quelle iniziative volte alla ricerca nelle scuole elementari di bambini affetti da ametropie (miopia, ipermetropia e astigmatismo), da ambliopia (occhio pigro) o da strabismo (occhi storti).

Importante anche la ricerca nella popolazione di soggetti affetti da glaucoma, da retinopatia diabetica, da maculopatia correlata all’età e altro. Altra piaga sociale sono i traumi oculari che interessano i lavoratori sul posto di lavoro, i bambini, le casalinghe  e gli anziani nelle pareti domestiche. L’occhio, in un piccolo spazio, racchiude in sé delle strutture nettamente differenziate dal punto di vista anatomico e funzionale. Se esso è ben protetto da traumi apportati da oggetti a larga superficie, non lo è affatto da traumi di piccole schegge, che siano dotate di notevole energia cinetica o di giocattoli od arnesi con estremità appuntite. Importante in caso di causticazione da calce o da acidi, lavare subito l’occhio abbondantemente, addirittura ponendolo sotto il flusso dell’acqua corrente; ciò spesso vuol dire salvare l’occhio. Subito dopo farsi vedere dall’oculista.

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