A UN GRANDE UOMO
ovvero senza divisa il nulla
Passano i giorni
e vanno poi a finire.
E sorge il sole
e giunge alfine a sera.
Salpa la nave
e poi rientra al porto.
Ma tu
che sei potente
e di gran razza
primeggi,
splendido
in forma
e sempre in marcia.
Sei tu che brilli
e illumini
la corte.
Sei tu che dai calore
e forza al mondo.
Sei qua,
lontano dalla casa
dai tuoi cari,
sei qua
tra gente incolta
e senza arte,
per dare il tuo sapere
e la tua scienza.
E voi
che dirigete la salute
come avete osato dire:
"Vai ormai
sei giunto alla fine,
vai a riposare".
Blasfemi!
Sapete…
È il salvatore,
senza di lui
la notte arriverà
e il nulla.
Eppur sembra normale
come tutti gli altri
il sommo.
"Ma …
forse …
però …
chissà,
in fondo
preferisce
andar fuori
la gente,
tecniche…
più nuove…
più precise…
meno rischiose"
Ingrati!
Ingrati!
Ma che sapete voi?
Cosa capite?
Nulla.
E fa grandi cose
E buttano gli occhiali
tutti quanti
e giungono da fuori
e sono a schiere
e li controlla
dalla Trinacria a Locri…
"Appunto…
ci tiene a restare…
e a fare…"
Tacete lingue maldicenti,
ma che dite?
Pensate alla vostra fortuna
e pregate
perché il sommo
non vada via
perché il sommo
resti fra noi.