URLAVO E URLAVO
Urlavo e urlavo
con la gioia degli innamorati
e vedevo i begli occhi
fanciulla divina
assaggiavo i tuoi baci;
ma eri lontano.
T’amo t’amo t’amo
ripetevo.
Sentivo il tuo volto
la voce suadente
"Laura" dicevo e dicevo,
oh me fortunato
sorridi
mi guardi
m’hai fatto impazzire
sei colta
gentile
ardente.
"Oh me fortunato,
che gioia nel cuore"
vorrei a tutti urlare
ripetere ripetere ovunque
e sentire poi l’eco
che torna
beato al mio orecchio.
Ma non posso non posso.