indice   introduzione   home page

LE NOSTRE RADICI

ARDORE 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 | 7 | 8 | 9 |

IL PERIODO BIZANTINO 1

     La dominazione bizantina, a partire dal VI secolo e fino alla metà del XI, ha lasciato segni indelebili e duraturi, soprattutto grazie al grande movimento culturale e spirituale del monachesimo greco, preceduto in Calabria già nel 363  da San Basilio, che aveva fondato numerosi monasteri. Ad Ardore esistono i ruderi della chiesetta bizantina del S.S. Salvatore che testimonia che  il fervore mistico, che determinò il fiorire in  tutta la regione di chiese, cenobi e monasteri , nei quali amanuensi, calligrafi e miniatori  conservavano, creavano e tramandavano i tesori dell'arte e del sapere. 
    Erano almeno 150 i monasteri, sparsi ovunque e che traggono le loro origini dal sec. VIII. Secondo il Rodotà, (Sull'origine, progresso e stato presente del rito greco in Italia, 1758), ci sarebbero stati almeno 1500 monasteri basiliani nell'antico reame, e di essi 400 in Calabria (Cfr. P. ORSI, Le Chiese basiliane della Calabria, Vallecchi, Firenze 1929; rist. a cura di C. CARLINO, Meridiana, Libri, Catanzaro 1978).
    La presenza di asceti i bizantini è testimoniata ad Ardore dai resti di un monastero sul monte Varràro, da cui è possibile godere vedute panoramiche mozzafiato.
    Resti di costruzioni bizantine anche nelle contrade S. Filippo e Zuccalìo (gr. *tsukalèion, fabbrica di pentole). Nella seconda è ancora possibile vedere i ruderi di tratti di mura perimetrali, nella contrada S. Filippo di recente l'area è stata spianata, per cui oggi non è possibile vedere più nulla. I due siti non risultano a tutt'oggi censiti.
    L'ingente patrimonio dell'arte e della civiltà bizantina del Mezzogiorno, e della Calabria in particolare, non destò, purtroppo interesse nei viaggiatori stranieri dell'Ottocento e negli archeologi e studiosi prevalentemente interessati al passato magnogreco. Nemmeno Rossano ebbe adeguata attenzione, nonostante la segnalazione di Cesare Malpica, nel 1846, del Codex purpureus, uno dei tesori più splendidi della Calabria. A parte le ricerche di H.W. Schulz - visitò la Calabria tra il 1830 e il 1842 - sui monumenti medievali della Calabria, che portarono all'attenzione degli studiosi la Cattolica di Stilo, solo a partire dagli anni '30 si profila un certo interesse per i monumenti bizantini, che finalmente fanno la loro comparsa nelle guide turistiche e nei libri di viaggio. Nel 1929 P. Orsi pubblica Le chiese basiliane dalla Calabria, uno dei testi fondamentali per la conoscenza dell'architettura bizantina della regione.


   

La "Cattolica" di Stilo, costruzione bizantina del X secolo, 

unica nel suo genere su suolo italiano.

   indice   introduzione   home page

- 4 -